Cucciolo di coniglio selvatico nel prato

Ho trovato un coniglio selvatico: cosa faccio?

In occasione di una gita in campagna o se abiti in una zona periferica circondato dalla natura, ti sarà forse capitato di incontrare sulla tua strada dei conigli o delle lepri selvatiche.

 

Ma cosa fare se ci si imbatte in un coniglio cucciolo solo e abbandonato?

Cosa fare o non fare

La prima idea che potrebbe venirti spontanea è quella di portarlo a casa con te, non farlo! La migliore cosa da fare in questi casi, infatti, per salvaguardare la salute del coniglietto, se non ha bisogno di cure, è lasciarlo dove si trova.

 

È importante rendersi conto che i conigli selvatici non possono essere considerati animali domestici e che non dovrebbero quindi neanche essere trattati come tali. Se non si conoscono le abitudini naturali si rischia di compromettere lo sviluppo dell’animale. Ma facciamo luce sull’argomento per capirne di più.

 

Se vi trovate in un campo e la tana del coniglio fatta di erba, legnetti e peli vi sembra abbandonata è perché le madri hanno l’abitudine di sfamare i piccoli e lasciarli poi da soli per molte ore.

 

Ma i cuccioli di coniglio selvatico se allontanati dalla loro tana e dalla madre troppo giovani avranno poche chance di sopravvivere.

 

Detto questo, se hai già adottato in casa il coniglio il mio primo consiglio è quello di riportarlo dalla madre nella tana – prima lo farai, meglio sarà per lui. La madre, infatti, sentendo l’odore dell’uomo potrebbe non accettare più il suo cucciolo.

 

Se la tana è distrutta hai due alternative. O la ricostruisci esattamente dove si trovava con quello che trovi lì attorno. Oppure puoi ricostruirla a pochi metri dal punto della precedente, assicurandoti che questa volta il posto sia sicuro.

 

Nel caso in cui ti renda conto che dopo pochi giorni la madre non è tornata alla tana, magari perché si è persa, ti consiglio di rivolgerti a un veterinario. Potrai così informarti sui servizi di cura e accoglienza degli animali selvatici nel tuo territorio. Spesso si tratta di associazioni o attività di volontariato abituate a gestire queste situazioni e il cui personale volontario è molto competente.

Quali predatori mangiano i conigli?

Se sei arrivata in questo articolo è sicuramente perchè ti sei imbattuta in un piccoletto e ti sei chiesta cosa poter fare per aiutarlo. E la prima cosa che viene naturale chiedersi è quali altri animali potrebbero fargli del male. 

 

Beh, allora ti interesserà sapere che purtroppo i conigli esistono in tutti i continenti tranne l’Antartide. Questo perchè la loro funzione principale in ogni ecosistema è quella di riprodursi per nutrire le numerose specie di predatori in tutto il mondo. 

 

Quasi ogni predatore mangerà un coniglio se riesce a prenderne uno. Lupi, volpi, coyote, aquile, falchi, gufi, linci, linci rosse, leoni, ghepardi, leopardi, donnole, ermellini e furetti sono tra i molti predatori che cacciano e mangiano i conigli.

Quali sono i metodi di sopravvivenza del coniglio?

Il fatto però che siano dell prede non rende i conigli per forza in pericolo, sanno infatti come difendersi. Correre, schivare e nascondersi sono importanti meccanismi di sopravvivenza sia per i conigli selvatici che per quelli domestici. 

 

Per proteggere i loro piccoli, i conigli staranno lontani da un nido pieno di cuccioli. Hanno anche le lunghe orecchie per ascoltare meglio. E i loro occhi situati sui lati opposti della testa per avere un ampio campo visivo. Se ci pensi, questo è il contrario di avere gli occhi davanti al viso, come quelli di noi esseri umani, che è l’indizio che ad esempio tu sei un predatore e il coniglio no.

 

La cautela infine è parte del codice genetico dei conigli. Il tuo coniglietto correrà e si nasconderà in un batter d’occhio se si sentirà minacciato da un forte rumore o da un movimento improvviso.